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Il padrino
The Godfather
Titoli di testa del film
Titolo originale: The Godfather
Lingua originale: Inglese
Paese: {{{paese}}}
Anno: {{{annouscita}}}
Durata: 176 min
Colore: Colore
Audio: Sonoro
Rapporto: 1,85 : 1
Genere: {{{genere}}}
Regia: {{{regista}}}
Soggetto: {{{soggetto}}}
Sceneggiatura: {{{sceneggiatore}}}
Produttore: {{{produttore}}}
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Produttore associato: Gray Frederickson
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Produttore 3D: {{{3Dproduttore}}}
Casa di produzione: Alfran Productions e Paramount Pictures
Distribuzione (Italia): CIC Video
Storyboard: {{{storyboard}}}
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Animatori: {{{animatore}}}
Interpreti e personaggi
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Episodi:
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film


Il padrino è un film del 1972 diretto da Francis Ford Coppola, prima pellicola della trilogia omonima firmata dal regista, ispirata al romanzo omonimo di Mario Puzo.

La pellicola fu premiata con tre premi Oscar e, insieme al suo seguito, è considerata una pietra miliare della storia del cinema.

Il padrino è stata infatti considerata la terza miglior pellicola statunitense della storia dall'American Film Institute[1], inoltre è al secondo posto della classifica dell'Internet Movie Database[2].

Trama

New York, 1945. Don Vito Corleone, padrino della famiglia Corleone, è un immigrato siciliano che, dopo anni di crimine, principalmente nell'organizzazione del gioco d'azzardo illegale e nei racket sindacali, si è affermato come il più potente dei capi-mafia italo-statunitensi della città. La sua organizzazione, la Famiglia Corleone, con cui gestisce un enorme giro di affari illegali, coinvolge l'iracondo figlio maggiore Santino detto Sonny, Fredo, ingenuo e poco intelligente, e il figliastro Tom Hagen, brillante avvocato divenuto "consigliere" cioè braccio destro del capo. Il suo potere non si basa solo sulla violenza, ma anche e soprattutto sull'"amicizia", che il Capo elargisce generosamente a chi gli chiede favori, ma che pretende ricambiata in maniera assoluta e che gli ha creato negli anni una preziosa rete di conoscenze e protezioni nel mondo cosiddetto "legale".

The Godfather 2

Una scena del film

Dopo il fastoso matrimonio "alla siciliana" della figlia Constanzia (Connie), Corleone riceve Virgil Sollozzo, pericoloso trafficante di droga chiamato "Il Turco", affiliato alla famiglia Tattaglia, una delle cinque cosche mafiose newyorkesi, che gli chiede protezione giudiziaria e finanziaria per impiantare un traffico di stupefacenti di vasta portata. Il capo rifiuta il proprio appoggio al nascente affare della droga, nonostante il parere favorevole di Santino e di Tom, e tra le famiglie mafiose scoppia una feroce guerra fatta di reciproci attentati ai principali capi e rappresentanti.

Quando viene a sapere che il padre è in pericolo di vita a seguito di un terribile attentato, Michael Corleone, decorato della seconda guerra mondiale e unico figlio di Vito a non essere sino ad allora coinvolto negli affari criminali della famiglia, convince il fratello Santino, che ha preso momentaneamente il comando, a farlo incontrare con Sollozzo per ucciderlo, tendendogli un tranello durante un incontro per trattare una tregua. Michael, alla fine, affronta lo spacciatore di droga e il capitano di polizia corrotto che lo scorta, e li uccide in un ristorante. Per evitare di essere arrestato o ucciso, il giovane lascia gli Stati Uniti e si nasconde nel paese di Corleone, in Sicilia, la terra natìa del padre Vito. Qui incontra e s'innamora di Apollonia, giovane siciliana che sposa, ma che poco dopo muore in un attentato "al tritolo" cui egli scampa fortunosamente.

Nel frattempo, a New York, Santino cade in un'imboscata, dove viene brutalmente ucciso. Appena ripresosi, Don Vito Corleone riassume il comando e, colpito profondamente dalla morte del figlio, decide di porre fine alla faida convocando un incontro tra i capi delle principali famiglie mafiose italo-statunitensi. Durante l'incontro i boss decidono di permettere lo spaccio di droga, ma con alcune regole che tutti saranno tenuti a rispettare, pena una nuova guerra. In cambio della pace e della garanzia dell'incolumità di Michael, Vito accetta di porre le proprie protezioni giudiziarie al servizio del nascente affare.

Rientrato in America, Michael prende il posto di Santino nella cosca di famiglia, e in breve tempo il padre gli passa il comando ritirandosi a vita privata, continuando a consigliare il figlio da dietro le quinte. Nel frattempo Michael sposa Kay Adams, sua antica fidanzata e compagna del college, da cui ha un figlio, Anthony Vito.

Nel 1954, in seguito alla morte di Vito Corleone, Michael riceve una proposta dai capi delle altre famiglie mafiose per stipulare un nuovo accordo di pace ma grazie ai vecchi consigli paterni, il nuovo boss sa che i capi delle cinque famiglie in realtà operano per esautorare la famiglia Corleone e che durante l'incontro lo uccideranno. Con un'audace mossa la anticipa e fa uccidere tutti i capi rivali punendo con la morte anche chi l'ha tradito, il caporegime Tessio e il cognato Carlo Rizzi, marito di Connie, che anni prima tradì il fratello Santino. Per ordine di Michael, Carlo è strangolato dal caporegime Peter Clemenza, padrino di battesimo e precettore mafioso di Santino.

Uscita dalla guerra di mafia come la più potente "famiglia" di New York, i Corleone completano i preparativi per trasferirsi in Nevada, a Las Vegas e a Reno dove il gioco d'azzardo, tradizionale attività familiare, si sta espandendo in forma apparentemente legale.

Informata da Connie, Kay chiede al marito se è vero che ha fatto uccidere il cognato. Michael mentendo lo nega, ma Kay capisce la verità quando vede il marito, nello studio del padre, ricevere dai capiregime i deferenti omaggi dovuti al nuovo padrino.

I sequel

Il regista Francis Ford Coppola girerà poi due sequel del Padrino, Il padrino - Parte II nel 1974 e Il padrino - Parte III nel 1990, completando così una trilogia che fa oggi parte della storia del cinema.

Differenze tra film e romanzo

Sono state tagliate molte sottotrame nel passaggio tra carta stampata e grande schermo tra cui:

  • il personaggio di Johnny Fontane nel film non è approfondito e non si parla delle sue disavventure con le donne e il suo problema alla voce, che nel romanzo è di una certa rilevanza, nel film viene appena accennato ("La mia voce se n'è scesa", riferisce al colloquio con Don Vito durante il matrimonio);
  • l'adolescenza di Sonny;
  • il personaggio Jules Segal non appare nel film, sarà il nuovo compagno dell'amante di Sonny, Lucy Mancini; è anche il chirurgo che mette a posto il volto di Michael rovinato dal pugno del Capitano McCluskey, e che cura le corde vocali di Johnny Fontane;
  • la pedofilia di Jack Woltz;
  • la vita in casa di Kay Adams e la breve separazione da Michael;
  • il passato di Luca Brasi;
  • l'ascesa al potere della famiglia Corleone, la guerra per il controllo di New York, l'invio da parte di Al Capone di sicari per uccidere Vito Corleone che però non riescono nel loro intento e il primo attentato alla vita del Boss, andato a segno con un colpo di pistola al petto, da cui si salva;
  • l'arruolamento di Al Neri nella famiglia Corleone;
  • l'ingegnoso piano di Don Corleone per riportare Michael in America mentre è in esilio in Sicilia.

Nel film Don Cuneo viene ucciso durante la scena dell'eliminazione dei Don delle Famiglie rivali, mentre nel romanzo viene risparmiato. Infatti ne "Il ritorno del padrino" sarà anche uno dei Don che tenterà di mantenere la pace fra i Corleone e i loro nemici.

Produzione

La genesi del film

La Paramount Pictures acquistò i diritti de "Il padrino", il libro di Mario Puzo, per farne un film di genere. All'interno della casa di produzione c'erano però molte resistenze dopo lo scarso successo de "La Fratellanza" (1968), un film di ambientazione simile, diretto da Martin Ritt.

In un primo momento vennero contattati per dirigerlo Elia Kazan, Sergio Leone, Arthur Penn e Costa Gavras ma non si dimostrarono interessati. L'unico regista che si dimostrò disponibile fu Sam Peckinpah che però venne mandato via dai produttori perché insisteva nell'idea di trasformare la storia del film in una specie di western con ambientazioni gangster. Infine Robert Evans, il capo della Paramount, puntò sull'italoamericano Francis Ford Coppola, nonostante le perplessità dei produttori perché era un regista semisconosciuto. Coppola accettò principalmente l'incarico per avere denaro per finanziare il suo futuro film La conversazione[3].

Coppola venne contrastato dai produttori perché si rifiutò di spostare la collocazione temporale del film (gli anni quaranta e cinquanta) all'epoca delle riprese (1972) e l'ambientazione nella città di Saint Louis, molto più economica di New York.

Pressioni sul film

Frank Sinatra fece pressioni sulla produzione affinché il personaggio di Johnny Fontane, che nel romanzo di Puzo si ispirava alla sua figura per via dei suoi presunti legami con Cosa nostra americana, non fosse ricondotto a lui.

Prima dell'inizio delle riprese, Joseph Colombo, boss della famiglia Colombo, iniziò una campagna per boicottare la realizzazione della pellicola, accusata di denigrare gli italoamericani ritraendoli tutti come mafiosi. Infine il produttore Albert S. Ruddy s'incontrò con Colombo e i due giunsero ad un accordo: la parola "mafia" non sarebbe comparsa nel copione e nemmeno sarebbe stata pronunciata nel film.

Il cast

La Paramount considerò dapprima di fornire la parte di Vito Corleone a Ernest Borgnine, Edward G. Robinson, Orson Welles o George C. Scott. Anche Burt Lancaster voleva la parte ma non fu mai considerato. Coppola era invece indeciso se dare la parte a Laurence Olivier o a Marlon Brando. Olivier era però all'epoca troppo vecchio e malato per recitare, così la sua scelta cadde su Marlon Brando, di cui Coppola era un grande ammiratore. L'attore però all'epoca aveva 47 anni e un aspetto ancora giovanile, ma al provino per la parte decise di voler dare al suo personaggio un aspetto da bulldog, recitando con del cotone in bocca per appesantire le guance e apparire più anziano[4]. Questo trucco convinse definitivamente il regista, che gli assegnò la parte. Coppola però rischiò di essere licenziato per aver scelto Brando e, onde evitare questa spiacevole soluzione, il regista licenziò a sua volta molti dei suoi dipendenti che stavano premendo per il suo licenziamento.

Fu Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione che offrì la parte a Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Robert Redford e Ryan O'Neal. Il regista infatti sosteneva che questi ultimi non avessero la fisionomia del viso riconducibile ai siciliani ed alla fine ebbe la meglio. Inizialmente persino James Caan fu provinato per il ruolo di Michael.

Robert De Niro fece un convincente provino per la parte di Sonny. Tuttavia Coppola gli preferì James Caan, la cui candidatura era sostenuta apertamente da Brando. Un'allora sconosciuto Sylvester Stallone venne provinato per il ruolo di Carlo Rizzi mentre Mia Farrow per quello di Kay Adams.

Bruce Dern, Paul Newman e Steve McQueen furono considerati per il ruolo di Tom Hagen che invece andò a Robert Duvall. Per il ruolo di Connie Corleone, Coppola scritturò la sorella Talia Shire.

La parte di Apollonia venne originariamente offerta a Stefania Sandrelli, che però non si mostrò interessata, e per questo venne interpretata da una giovanissima Simonetta Stefanelli, che all'epoca delle riprese non aveva ancora compiuto i 18 anni di età.

Riprese

Sul set Marlon Brando amava molto fare scherzi. Alcune "vittime" furono i due sventurati che in una scena del film, al suo ritorno a casa dall'ospedale, lo portavano su una barella in camera sua: Brando fece mettere assieme a lui sotto la coperta una serie di pesi, di modo che il tutto (barella, Brando e pesi) arrivò a pesare quasi 300 kg.

Durante le riprese della scena del matrimonio di Connie, Lenny Montana, l'interprete di Luca Brasi, dimostrò gravi problemi di nervosismo ogni volta che doveva recitare il proprio ringraziamento al padrino in occasione dell'invito alle nozze, siccome il personaggio era interpretato da Marlon Brando e il fatto che dovesse girare con lui gli creava nervosismo. Coppola allora scrisse appositamente la scena in cui Brasi prova e riprova il discorso accanto al tavolo di Michael e di Kay Adams. Addirittura, durante le prove, per stuzzicare il collega, Brando entrò in scena con un cartoncino attaccato in fronte con scritto "Vai a fare in...".

Pure Robert Duvall spesso divertiva gli altri attori con delle improvvisazioni non programmate, come ad esempio nella scena quando riferisce a Don Vito la morte del figlio Sonny.

Locations

La maggior parte delle riprese si sono svolte dal 29 marzo al 6 agosto 1971, per lo più a New York, con un totale di 77 giorni di riprese.

Le scene ambientate a Corleone in verità furono girate in provincia di Catania, a Fiumefreddo di Sicilia, nella fattispecie al Castello degli Schiavi. Altre scene furono girate a Forza d'Agrò, a Savoca e a Motta Camastra, in provincia di Messina.

Accoglienza

Uscito negli USA, il film incassò circa 86 milioni di dollari[5] e fu una sorpresa per la casa di produzione, che non si aspettava un incasso così alto. Uscito in altre nazioni, continuò ad avere un grosso successo, spaccando in due la critica internazionale ed entrando nell'immaginario collettivo del pubblico, arrivando ad incassare un totale di 1.144.234.000 $ in tutto il mondo[6].

Note

Marlon Brando rifiutò il suo Oscar e non si presentò alla cerimonia di premiazione, in disaccordo sui maltrattamenti degli indiani nativi d'America da parte degli Stati Uniti e di Hollywood. Al suo posto inviò alla premiazione una finta squaw chiamata "Sacheen Littlefeather" per leggere il suo discorso di protesta. Più tardi si scoprì la vera identità della ragazza, Maria Cruz, un'attrice semi-sconosciuta. Brando fu il secondo attore della storia del cinema che aveva rifiutato tale premio.

Nel 1990 è stato scelto per la preservazione al National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al terzo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Curiosità

  • Nella pellicola ci sono 61 scene in cui si vedono gli attori mangiare o bere.
  • Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie; Carmine Coppola (padre di Francis) al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola e una neonata Sofia Coppola nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.
  • Nel 2006 è stato creato il gioco ufficiale per PC e console multipiattaforma, in cui il protagonista è un affiliato ai Corleone, che compie la propria ascesa personale nella famiglia, partendo dal livello più basso fino a ricoprire il ruolo del padrino. Il tutto con, sullo sfondo, le vicende della pellicola.
  • Durante la scena in cui Tom Hagen riferisce a Don Vito la morte del figlio Sonny, si nota visibilmente un microfono che esce dalla scrivania.
  • Durante la scena in cui Don Vito Corleone è in ospedale e viene trasportato da Micheal e da una infermiera da una stanza all'altra, si nota che la mano sinistra di Marlon Brando si muove; ciò è dovuto ad un urto contro la porta.
  • Durante la scena dell'acquisto di frutta prima dell'attentato di Vito Corleone, si può notare un manifesto su un incontro di pugilato che vede protagonista Jake LaMotta, protagonista del film di Martin Scorsese, Toro scatenato.
  • Nella scena in cui Bonasera, ottenuta la promessa di vendetta per la figlia,esce dalla stanza dove si trova Vito Corleone, si può notare quando apre la porta una donna fermarsi,e farsi subito da parte. Coppola afferma che in effetti era capitata per caso nella ripresa.

Colonna sonora

  1. Main Title (The Godfather Waltz) (Nino Rota) - 3:04
  2. I Have But One Heart (Johnny Farrow and Marty Symes) - 2:57 - cantata da Al Martino
  3. The Pickup (Nino Rota) - 2:56
  4. Connie's Wedding (Carmine Coppola) - 1:33
  5. The Halls of Fear (Nino Rota) - 2:12
  6. Sicilian Pastorale (Nino Rota) - 3:01
  7. Love Theme From The Godfather (Nino Rota) - 2:41
  8. The Godfather Waltz (Nino Rota) - 3:38
  9. Apollonia (Nino Rota) - 1:21
  10. The New Godfather (Nino Rota) - 1:58
  11. The Baptism (Nino Rota) - 1:49
  12. The Godfather Finale (Nino Rota) - 3:50

Doppiaggio italiano

  • L'edizione italiana è stata diretta da Ettore Giannini su dialoghi di Roberto De Leonardis.
  • Per la versione televisiva The Godfather: 1901-1959 (trasmessa più volte sul canale satellitare Studio Universal), alcune voci nelle scene integrate sono differenti: ad esempio la voce di Sonny è di Michele Gammino.

Le diverse edizioni

The Godfather Saga, (in italiano, "The Godfather: 1901-1959"), è il film montato in ordine cronologico dei primi due film della saga. Un'operazione fatta nel 1977 da Coppola per finanziare il suo film Apocalypse Now. Fu fatta soprattutto per la tv e il mercato VHS. La durata è di 434 minuti.

Nel 1992 solo per il mercato VHS (5 cassette) fu fatta un' ulteriore versione cronologica, "Godfather Trilogy 1901-1980", comprendente anche la parte III, con scene inedite, per una durata complessiva 583 minuti.

Nel 2007 la Paramount ha prodotto una versione restaurata e digitalizzata dell'originale, con audio in Dolby surround.

Per marzo 2008 era prevista l'uscita di un cofanetto contenente le tre pellicole della saga, con più contenuti speciali e con un doppiaggio differente dall'originale italiano (voluto da Coppola in persona), per consentire un audio adatto ai nuovi sistemi d'intrattenimento domestico. La questione ha fatto crescere l'ira e le proteste dei fans, che considerano le versioni italiane originali intoccabili e d'importanza storica. Queste proteste hanno portato a un ripensamento della distribuzione, che ha inserito sia il doppiaggio originale in 2.0, sia quello nuovo in 5.1. Per questo motivo, l'uscita del cofanetto è stata spostata a giugno 2008. Ecco le voci scelte per la seconda edizione italiana:


Personaggio Interprete Doppiatore
Don Vito Corleone Marlon Brando Stefano De Sando
Michael Corleone Al Pacino Massimo Rossi
Santino Corleone James Caan Roberto Pedicini
Tom Hagen Robert Duvall Angelo Maggi
Kay Adams Diane Keaton Roberta Pellini
Fredo Corleone John Cazale Oliviero Dinelli
Constanzia Corleone Talia Shire Franca D'Amato
Peter Clemenza Richard Castellano Giorgio Lopez
Salvatore Tessio Abe Vigoda Elio Zamuto
Mark McCluskey Sterling Hayden Luciano De Ambrosis
Virgil Sollozzo Al Lettieri Saverio Indrio
Carlo Rizzi Gianni Russo Christian Iansante
Johnny Fontane Al Martino Teo Bellia
Jack Woltz John Marley Dario Penne
Paulie Gatto John Martino Tony Sansone
Luca Brasi Lenny Montana Mario Bombardieri
Emilio Barzini Richard Conte Sergio Di Stefano
Moe Greene Alex Rocco Fabrizio Pucci
Sandra Corleone Julie Gregg Alessandra Chiari
  • La direzione del doppiaggio è stata affidata a Rodolfo Bianchi.
  • In questa nuova edizione è stato mantenuto il nome originale di Don Emilio Barzini (al posto di "Barrese")
  • Questa versione con il nuovo doppiaggio è stata mandata in onda in televisione per la prima volta il 13 dicembre 2010 su Rete 4.

References

  1. AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes
  2. [1]
  3. http://moviecinemania.blogspot.com/2009/03/laconversazione-francisfordcoppola.html
  4. Durante le riprese, il cotone fu sostituito da un particolare apparato costruito appositamente da un dentista, e oggi conservato in un museo dedicato al cinema di New York
  5. http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=17402
  6. http://www.cineblog.it/post/5540/la-classifica-aggiornata-dei-maggiori-incassi-di-tutti-i-tempi

Locandina

Il padrino

La locandina del film

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