La regina vergine è un film del 1953, diretto da George Sidney.
Trama
In seguito all'esecuzione di sua madre, Anna Bolena, Elisabetta viene esiliata dal padre, Re Enrico VIII, presso Hatfield House e dichiarata figlia illegittima. La bambina viene accompagnata da due suoi fedeli servitori, Mr. Parry e la sua governante Mrs. Ashley.
La bambina è spesso costretta a recarsi a Londra per conoscere le nuove spose del padre. Quando Enrico si sposa con Catherine Parr, Elisabetta è ormai una ragazza e si rifiuta categoricamente di presentarsi a corte. Lord Ammiraglio Thomas Seymour riuscirà a farle cambiare idea e, una volta conosciuta la regina Catherine, le due diventeranno buone amiche.
Alla morte di Enrico VIII, Ned Seymour, il perfido fratello di Thomas si autoproclama Lord Protettore e guardiano del giovane re Edoardo VI, contrariamente a quanto voleva Enrico, il quale desiderava che fosse Thomas a vegliare sul figlio. I due fratelli non vanno molto d'accordo, ma l'odio di Ned per Thomas aumenta sempre di più inseguito ai suoi continui trionfi navali.
Nel frattempo Elisabetta si è innamorata di Thomas, il quale, pur provando amore per lei, sposa Caterina Parr, la vedova del re. Vivendo tutti nella medesima casa, Elisabetta si ritrova costretta più volte a trascorrere del tempo libero con l'amato Thomas e un giorno finisce col baciarlo e rivelargli i suoi sentimenti per lui.
In seguito Elisabetta decide di lasciare la casa e di far ritorno ad Hatfield. Poco dopo, Catherine si ammala e muore. Thomas ed Elisabetta potrebbero finalmente sposarsi se non fosse per Ned Seymour che accusa il fratello Thomas di alto tradimento e lo fa mandare al patibolo.
Diversi anni dopo, una volta diventata regina, Elisabetta attuerà la sua vendetta contro Ned Seymour e deciderà di non sposarsi mai in memoria dell'amato Thomas.
Note
Dramma in costume meno pacchiano della media.
Charles Laughton rifà il personaggio che gli aveva fatto vincere l'Oscar in Le sei mogli di Enrico VIII (1933).